Renato Delfiol
L’UOMO COL MANTELLO NERO

BIOGRAFIA DELL’AUTORE

Renato Delfiol è nato a Vicenza e risiede a Firenze dove è stato per circa trentacinque anni funzionario archivista, pubblicando diversi articoli e monografie di argomento professionale ed insegnando in corsi di archivistica anche universitari.
Dal 2020 ha edito una autobiografia di lavoro (Archivi d’impresa un archivista militante), un breve romanzo di ambiente psicanalitico (Vi sarò complice) e un volume di racconti (Lockdown e altri racconti).

SINOSSI

Renato Delfiol redelfi@hotmail.com
L’uomo col mantello nero. Sinossi

Lamberto da Castano, appartenente ad una famiglia di nobili-mercanti del territorio di Milano, viene nominato podestà di Cornuda, una cittadina nel contado di Treviso, che è compresa nei domini del vescovo, il quale vi ha un proprio feudatario, il visconte Anselmo.
La sera del suo secondo giorno viene uccisa la moglie di un ricco falegname. Aiutato dalla guardia, Viano, Lamberto comincia le sue indagini, interrogando chi l’aveva vista per ultima, come il carbonaio Toni, o aveva rapporti con lei. La donna, infatti, aveva numerosi amanti, come Viano viene a sapere ascoltando i commenti delle comari. Non sembra che ci sia malanimo verso il falegname, mentre si viene a sapere che un erborista, giovane ex monaco, manifesta continuamente opinioni misogine.
Interrogando dei ragazzi che erano per strada la sera dell’omicidio, Lamberto scopre che il figlio del falegname, Michele, proprio quella sera, aveva violentato una giovane ragazza, figlia del sarto. Mentre Lamberto pensa alla condanna, che, come apprenderà poi, dovrà essere capitale, essendo la ragazza vergine, giungono la moglie, Gemma e due fratelli di Lamberto, che l’hanno accompagnata. Lamberto prende come cameriera la ragazza violentata.
In mancanza di prove o notizie sull’omicidio, Lamberto manda i suoi fratelli ad ascoltare le confidenze delle donne, venendo a capire che uno dei suoi amanti la visitava coprendosi interamente con un mantello nero.
Frattanto viene pubblicata la condanna per il figlio del falegname e quest’ultimo cerca di ottenere il matrimonio tra il figlio e la ragazza violentata, unico appiglio per evitarne la condanna. Offre una cospicua dote e un regalo al padre, che però rifiuta. Anche il visconte, presso il quale il falegname sta lavorando, cerca di ottenere il matrimonio, offrendo cifre ancora maggiori, ma Cencio non vuole, anche perché Lamberto ha progettato di trovare un buon uomo disposto a sposarla, fornendole una buona dote con le sue risorse personali.
È l’erborista invece, che, nonostante sia misogino, è un giovane religioso e di buon cuore, chiede la sua mano, che gli viene concessa, ma il matrimonio è rimandato…

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