Poesia secondo me

di Stefano Fortelli
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Un flash rapido e pungente, un ricorrente pensiero che come un mantra ti rimbalza, una sensazione piacevole o molesta, una visione che suggerisce immagini o immagini che ispirano fantasie, un ricordo di vita vissuta o sognata, un profumo o un soffio di vento sul viso. Così, e in altri mille modi può nascere l’ispirazione per scrivere una poesia. Ma l’ispirazione non può prescindere dalla necessità di essere assecondata in tempi brevi. Come un sogno che al mattino non si riesce a ricordare, così la poesia, se non sviscerata nell’immediatezza, perde forza, pathos, muta dimensione, affievolisce il suo impeto. Il cambiamento della condizione che genera l’ispirazione, comporta una elaborazione totalmente differente: così per esempio, se in un determinato luogo e momento, la percezione di un profumo evoca immagini e sensazioni, in altro contesto temporale o di luogo, svanirà il profumo lasciando solo una scia di ricordi sbiaditi. La prima condizione affinché una poesia possa colpire e coinvolgere chi legge è dunque la sincerità. La sincerità di aver assecondato l’urgenza di scrivere. La personale voce dello scrittore, farà poi sì, che la poesia sia in grado di generare condivisione, ossia cercare di suscitare nel lettore le sensazioni provate dallo scrittore stesso.

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