PASSEGGIATE LETTERARIE: Il basilico di palazzo Galletti

Il genere giallo incontra da sempre il favore del pubblico dei lettori, incuriositi forse più che dal plot narrativo, dall’essere chiamati in causa dall’autore – quando quest’ultimo sa essere coinvolgente – nella risoluzione dei casi di assassinio. Per questo si dice che il genere giallo “prende”, e questa affermazione è tanto più vera quanto più si constata il pullulare sempre in crescita di scrittori che praticano questo genere narrativo.

PASSEGGIATE LETTERARIE: Dom Casmurro

In questo articolo di Passeggiate letterarie, vi presento un libro assai interessante del 1899.
Si tratta del romanzo più importante della letteratura Brasiliana.
Anche questa volta, come altre volte ho fatto, lascerò la mano a Rosetta Martorana che ne ha studiato approfonditamente le caratteristiche e in queste pagine ve lo presenterà.

PASSEGGIATE LETTERARIE: Enne di Valentina Durante

La forma e la struttura di questo secondo romanzo della scrittrice Valentina Durante, può indurre inizialmente il lettore a immaginare di trovarsi di fronte ad una narrazione architettata secondo i canoni formali del romanzo epistolare che tanto successo ha avuto nella nostra storia letteraria e ancora ne ha. Questa è la forma prescelta dall’autrice per la sua narrazione.

La ricreazione è finita

Il libro che viene presentato alla vostra attenzione è un romanzo di Dario Ferrari: La ricreazione è finita.
Il protagonista principale è Marcello, un giovane universitario viareggino il quale, per incarico del suo professore, un barone universitario di nome Sacrosanti, dovrà occuparsi di un suo concittadino di nome Tito Sella, vissuto a Parigi negli anni di piombo e ritrovare un suo romanzo “ Fantasima” smarrito nei meandri della biblioteca della Sorbona. A Marcello quindi l’incarico di ritrovarlo e utilizzarlo per la sua tesi di dottorato.

La Fornace

O uno ci sente e ci vede oppure uno ci sente oppure ci vede oppure ci sente e ci vede o non ci sente e non ci vede e a nessuno si può insegnare a sentire e a vedere, ma chi ci sente e ci vede può imparare a sentire e a veder meglio, e io per tutta la vita ho sempre cercato d’imparare a sentire e a veder meglio, soprattutto a sentire meglio, perché è più importante che uno impari a sentire che a vedere.
Da: La fornace, traduzione di Magda Olivetti, Collana Supercoralli, Torino, Einaudi, 1984.

Amatissima

Ci sono dei libri per i quali una sola lettura non è sufficiente. Dico quei libri che per essere compresi in tutta la loro portata necessitano di attenzione, riflessione, cura. Sono quei libri che incidono profondamente non solo nell’immaginario del lettore ma anche nel profondo della sua sfera emotiva. Sì, certo, incidono anche per la storia, ma soprattutto per una scrittura tanto geniale che fa in modo che quella storia attraversi spazio e tempo così che la ricordi per tutta la vita. Ma è solo quando la rileggi che comprendi la portata strutturale della narrazione: il suo piegarsi ai sentimenti e alle emozioni dei personaggi, tanto che ti sembra di averli accanto questi personaggi: li potresti pure toccare. Questo senti.

Resta con me, sorella

Di recentissima edizione, questo nuovo libro di Emanuela Canepa si segnala per l’impianto narrativo molto particolare.
La storia è ambientata a Venezia, nella sua prima parte, alla Giudecca. Detta anche Spina Longa, l’isola della Giudecca è quella parte di Venezia meno battuta dall’attuale turismo ma che si può considerare essere ancora uno dei centri veneziani, quello meno legato al commercio ma più luogo di residenza di lavoratori, operai, addetti alle attività legate al turismo e alla ristorazione dove un tempo insistevano però anche attività industriali come i cantieri navali, le officine Jungans e il grandissimo mulino Stuky ora sede di un lussuoso albergo.

I Vicerè

I Vicerè di Federico De Roberto

Nel panorama letterario del duemila che senso ha leggere il romanzo di Federico De Roberto “ I vicerè”? Abbiamo letto (e visto nella trasposizione filmica più volte), importanti libri che aprono scenari sulle narrazioni dell’ottocento, del novecento e del duemila: I Vicerè di Federico De Roberto, a Il Gattopardo di GiuseppeTomasi di Lampedusa e all’ultimo I leoni di Sicilia di Stefania Auci.

IL QUARTO TESTIMONE

La passeggiata letteraria di oggi ci riporta in Sardegna, terra libera, aperta, ventosa e uguale a nessun’altra, con i suoi paesaggi aspri e vergini, la sua luce, i suoi spazi immensi. E la città di Cagliari, il suo capoluogo.
In questo ambiente si incardina la storia che Paolo Pinna Parpaglia offre ai suoi lettori, una storia che è molto di più di un giallo nel cui genere il romanzo viene rubricato. Del giallo classico ha le caratteristiche, la suspance, il mistero, i personaggi, insomma tutto ciò che concorre a farne una lettura gradevole e di intrattenimento.

AMERICANAH

Uscito in Italia nel 2014 per i supercoralli di Einaudi nella traduzione di Andrea Sirotti,
questo romanzo di Chimamanda Ngozi Adichie, è particolarmente elaborato poiché è costruito su una sottile trama ricchissima di fatti minuti ma difficile da ricondurre ad una ricostruzione che contenga una visione unitaria di quanto l’autrice ci vuole raccontare.
O meglio, dovrebbe essere il lettore a ricostruire, attraverso tutta la marea di piccoli fatti intrecciati, una visione d’insieme della cultura di provenienza, di arrivo e di ritorno dell’autrice.
Vediamo come è costruito questo romanzo.