QUARTA DI COPERTINA

di Antonio De Martino

Gli esperti della pubblicazione dei libri sostengono che per motivare le persone a leggere un libro è fondamentale una buona copertina e un’ottima presentazione. Quest’ultima generalmente viene scritta dallo stesso autore sulla cosiddetta Quarta di copertina, ovverossia quella che io chiamo impropriamente ‘Il retro del libro‘. 

A questo punto voglio fare un esperimento: mi immedesimo in una persona …

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QUARTA DI COPERTINA

Gli esperti della pubblicazione dei libri sostengono che per motivare le persone a leggere un libro è fondamentale una buona copertina e un’ottima presentazione. Quest’ultima generalmente viene scritta dallo stesso autore sulla cosiddetta Quarta di copertina, ovverossia quella che io chiamo impropriamente ‘Il retro del libro‘. 

A questo punto voglio fare un esperimento: mi immedesimo in una persona qualunque che ha una gran voglia di leggere un buon libro. Scarto l’idea di recarmi in libreria, mi metto al computer e vado di filato sul web a digitare ‘https://www.amazon.it/’, poi nella casella di ricerca scrivo ‘Romanzo’, senza specificare la categoria. Vado a guardare le numerose copertine ed effettivamente mi faccio condizionare innanzitutto dal messaggio visivo che mi trasmettono. Non guardo il titolo o quello che è scritto, ma solo l’immagine globale, scartando quelle vistose e quelle che presentano disegni da cartoni animati.

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Quelle che attirano la mia attenzione sono poche e solo di quelle vado a leggere i titoli. Generalmente preferisco titoli né molto grandi né molto piccoli, dai tratti regolari. Ovviamente i titoli trasmettono un messaggio di contenuti e a questo punto la mia scelta diventa più mirata. Scarto le presumibili storie d’amore, scarto, scarto ed alla fine la mia attenzione si concentra su un solo libro. Non conosco l’autore, ma il titolo mi incuriosisce: L’UOMO IMMORTALE. Clicco sulla copertina (in libreria avrei girato il libro per vedere il prezzo, qualche nota sull’autore e la presentazione) e mi esce un’intera pagina dedicata. Ci sono numerose informazioni sui formati (ebook, cartaceo, audiobook), sulle modalità d’acquisto, sull’invio o spedizione, ma io vado dritto al sodo. Leggo la presentazione per cercare di capire di che tipo di romanzo si tratta e, se mi convince, clicco sul collegamento della pagina dell’autore.

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Non contiene molte informazioni sull’autore, ma scopro che ha scritto almeno un’altra ventina di libri. Mi convinco e decido di leggerlo. Che ne dite? È convincente questa immedesimazione in una persona desiderosa di leggere un libro? Io direi proprio di sì, perché più o meno è il modo di comportarsi di ognuno, magari con qualche sfumatura e qualche ritocco, perché non siamo tutti perfettamente uguali. Però, sostanzialmente, mi faccio persuaso che, scritto un libro, deciso il titolo e realizzata la copertina, è fondamentale realizzare un’ottima quarta di copertina.

Le considerazioni di sopra mi hanno convinto di dedicarmi anima e corpo alla composizione della quarta di copertina del mio libro, spendendo tutto il tempo necessario. Ho impiegato ben tre giorni, ma alla fine sono riuscito a fare qualcosa per cui mi ritengo soddisfatto. In questi casi è ben giustificata la voglia di condividere questa mia soddisfazione, scrivendo su queste pagine le mie valutazioni. 

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Innanzitutto ho messo la mia immagine perché ritengo importante attenuare l’anonimato che caratterizza qualsiasi autore sconosciuto. Un modo per dire “Ciao, piacere di conoscerti. Questo sono io”. A destra della mia icona, una domanda un po’ curiosa, come se avessi un dialogo con l’ipotetico lettore e un brevissimo estratto che fa capire come la domanda sia strana, ma pertinente ad uno dei temi trattati nel romanzo. Segue una breve biografia, solo per far capire all’eventuale lettore il ruolo sociale dell’autore, senza entrare in troppi dettagli poco interessanti. Poi c’è uno stacco netto, attraverso una linea di demarcazione, che introduce il ‘corpo‘ della presentazione del libro. Si tratta di quella parte che illustra al lettore di che cosa parla il romanzo. A questo punto devo esprimere le mie personali considerazioni. 

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Immaginiamo la seguente situazione.

Accompagno un amico alla stazione perché deve partire. Ci intratteniamo a parlare di cose varie e ad un tratto in lontananza vediamo il suo treno che sta arrivando, egli mi guarda e dice:

 “Ti ringrazio di avermi accompagnato, ma ora ci dobbiamo salutare. A proposito, ma il romanzo che hai scritto di che parla?” 

Io lo guardo stranito e lo saluto senza rispondere. Se era veramente interessato al mio romanzo, la domanda l’avrebbe posta prima, quando avevamo davanti a noi tutto il tempo perché potessi rispondere. Però la domanda fatta in quel contesto mi ha posto altri interrogativi.

È possibile spiegare il contenuto di un romanzo in una manciata di parole, come quelle usate nella ‘quarta di copertina’? Ho riflettuto a lungo sulla cosa e la mia risposta è no. Non è possibile. Potrei dire che un determinato romanzo parla di una storia d’amore, ma è come se non dicessi niente. Un romanzo di cinquecento pagine non può essere riassunto in poche parole. Ci sono troppi aspetti, sfaccettature, personaggi, storie nella storia, per cui diventa impossibile parlarne con l’idea di essere esaustivi. L’unica cosa possibile che si può fare è di attribuire delle ‘categorie‘. La categoria è una parola così generale che riesce ad indirizzare la mente verso un bersaglio di contenuti generici senza entrare in dettagli. Ad ogni modo il sistema migliore per conoscere di che parla un romanzo è quello di leggerlo. Ho faticato non poco per dire in poche parole di che parla il mio romanzo e devo dire che non sono per niente soddisfatto. Mi rimane la paura di aver espresso fatti che appaiono poco interessanti e di aver omesso fatti salienti ed interessanti. Magari qualcuno potrebbe dire la sua …

Un caro saluto

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