Cent’anni di solitudine

Cari amici, le ferie , credo, siano finite per tutti, ma il nostro piacere per la lettura, che forse ha accompagnato anche le nostre giornate agostane, si è mantenuto intatto e sicuramente richiede qualche altro stimolo per analizzare, come di consueto, un romanzo già letto o da leggere.
Questa volta desidero proporvi Cent’anni di solitudine.
Chi di noi non lo ha letto? Gabriel Garcia Màrquez con la sua meravigliosa scrittura ha incantato un vasto pubblico di lettori di tutto il mondo. E giustamente con questo capolavoro si è aggiudicato il premio Nobel per la letteratura nel 1982.

Trilogia della città di K

Trilogia della città di K
Di Agota Kristof
Questa settimana andremo ad occuparci di una scrittrice ungherese , Ágota Kristóf , il cui capolavoro La trilogia della città di K. scritto in tre momenti successivi, è ambientato in una regione che non viene mai nominata per tutto il tempo della narrazione ma che si evince essere un martoriato paese dell’Est Europa, forse la stessa Ungheria, sua terra d’origine, alla fine della seconda guerra mondiale, nel periodo in cui l’Armata Rossa riesce a liberare i territori dell’Est dai nazisti.

L’animale morente

L’animale morente
Philip Roth
Einaudi 2003

Titolo: L’ossessione, l’erotismo e il morire in Philip Roth.
Quando Philip Roth, americano di origini ebree, scrisse il romanzo “L’animale morente” nel 2001 , aveva già al suo attivo la maggiore parte delle sue scritture, in particolare con i suoi precedenti romanzi Pastorale americana nel 1997 con cui aveva vinto il premio Pulitzer facente parte della trilogia Ho sposato un comunista e La macchia umana. Nella trilogia l’autore indaga e descrive la società statunitense di fine secolo con quanto ancora resta di tutta l’ideologia di quella società e i residui mai sopiti dell’ancora presente razzismo nei confronti degli afro-americani.

Le vie dell’Eden

Analisi di un romanzo: Le vie dell’Eden
di Eshkol Nevo
Scritto nel febbraio 2022 è l’ultimo libro in ordine cronologico di Eshkol Nevo e, anche, credo, il più complesso. Infatti ho voluto, in questo mio articolo, tentare un’analisi per comprendere a fondo non solo il fil rouge che collega i tre racconti, ma anche il senso sotteso a tutta la narrazione.
La quale si presenta solo in apparenza semplice e discorsiva. In realtà è molto articolata e metaforica, il che non rende la lettura/comprensione immediatamente fruibile. Tuttavia

poesia

Bianca Mannu Mitica Resistenza Da bambina la conobbi in fotoche sorrideva – mitica –a una primavera in grigioDi lei – si diceva – s’erano innamoraticome di una bella Circesciami di giovani che chiusero la guerraAlquanti perciò dormivanoeterni ragazzisotto alle croci nella terraDi lei si malignò per lungo tempocome di una bella indocileche a tanti disse…

Patria di Fernando Aramburu

Capita a volte che un libro, in questo caso un romanzo, ci appassioni talmente tanto che quando si raggiunge la parola “fine” ci si senta quasi deprivati di un amico. Un amico che ci ha intrattenuto per un numero di ore o di giorni, proiettandoci, anche se siamo comodamente seduti sul nostro divano, in una realtà totalmente differente dalla nostra che, a mano a mano che ci addentriamo nelle pagine, diventa la “nostra” realtà, almeno per tutta la durata della lettura.

Sharon e mia suocera-Se questa è vita di Suad Amiry #3

La passeggiata di oggi ci conduce in un luogo al di fuori dell’Italia, in verità poco adatto alle passeggiate reali, quelle che rilassano e ci fanno godere della bellezza della natura.
Il libro che propongo ci porta a Ramallah in Palestina, da decenni teatro di continue lotte tra israeliani e palestinesi mai sopite, sempre turbolente e devastanti ma diventate quasi routine così come ce ne parla l’autrice di cui andremo a parlare: Suady Amiry, siriana per nascita ma Palestinese per scelta.

Al giardino ancora non l’ho detto

Al giardino ancora non l’ho detto
di Pia Pera

La passeggiata letteraria di oggi ci porta in un posto bellissimo della nostra penisola: la Toscana e precisamente Lucca, città natale della scrittrice Pia Pera.
Una brevissima nota biografica di questa scrittrice ci farà a conoscere meglio l’ambiente in cui nacque e visse e dal quale sicuramente trasse tutto quell’amore per la natura che solo nel suo ultimo libro, come vedremo, manifestò intensamente durante l’ultima parte della sua vita, quando, ammalatasi gravemente, decise di acquistare un podere e di andarci a vivere dedicando tutte le sue energie alla coltivazione sia del giardino che dell’orto.

Sharon e mia suocera-Se questa è vita di Suad Amiry

La passeggiata di oggi ci conduce in un luogo al di fuori dell’Italia, in verità poco adatto alle passeggiate reali, quelle che rilassano e ci fanno godere della bellezza della natura.
Il libro che propongo ci porta a Ramallah in Palestina, da decenni teatro di continue lotte tra israeliani e palestinesi mai sopite, sempre turbolente e devastanti ma diventate quasi routine così come ce ne parla l’autrice di cui andremo a parlare: Suady Amiry, siriana per nascita ma Palestinese per scelta.

Un’isola nell’isola: essenzialità e malinconia in ‘PROCEDURA’ di Salvatore Mannuzzu

In questo articolo ci occuperemo di uno scrittore sardo che pochi conoscono.
Come nel primo articolo, anche in questo caso rimarremo nell’ambito isolano. Questa volta l’isola è la Sardegna e lo scrittore è Salvatore Mannuzzu, un sardo che della sua terra mantiene l’essenzialità del linguaggio e il distacco emotivo.