In questo post ‘Poesie per tutti: ITACA di C.Kavafis‘ è possibile riflettere sull’importanza della poesia. Forse uno scrittore esordiente potrebbe leggere con attenzione l’articolo dell’autore di codesta rubrica. Sono sicuro che un’attenta lettura può tornare utile per rivisitare le proprie opere con una più accurata analisi. Un augurio cordiale a tutti gli esordienti per un successo letterario.
Ernesto de Feo
Poesie per tutti: ITACA di C.Kavafis

Ernesto de Feo
Poesie per tutti: ITACA di C.Kavafis
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi,
l’irato Poseidone non temere,
non troverai mai tali mostri sulla tua strada
se resterà alto il tuo pensiero,
e un sentimento fermo toccherà il tuo spirito e il tuo corpo.
I Lestrigoni e i Ciclopi,
l’irato Poseidone non incontrerai,
se non li porti dentro,
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti,
quando nei porti – finalmente e con che gioia –
toccherai terra per la prima volta;
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle e coralli, ambre e ebani,
voluttuosi aromi d’ogni sorta,
quanti più puoi voluttuosi aromi;
va in molte città egizie,
a imparare dai sapienti.
Devi sempre avere Itaca in mente –
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto però non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni,
e che da vecchio metta piede sull’isola,
tu, ricco dei tesori accumulati per strada,
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo in cammino:
che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, Itaca non ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso,
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Poesie per tutti: ITACA di C.Kavafis
La poesia Itaca di Konstantinos Kavafis, composta nel 1911, è una delle sue opere più celebri e rappresentative, profondamente simbolica e carica di significati esistenziali. Prendendo spunto dal viaggio di Ulisse narrato nell’Odissea, Kavafis trasforma il ritorno verso l’isola in una metafora del percorso della vita. La poesia non è incentrata sulla meta (Itaca) come punto d’arrivo, ma sul viaggio stesso come esperienza di crescita e trasformazione. Itaca è il pretesto, lo stimolo iniziale che spinge l’uomo a partire, ad affrontare il mondo, a conoscere. È il simbolo del desiderio, della speranza, della tensione ideale che guida la vita. Ma quando infine si arriva, ciò che conta non è l’isola in sé — che può rivelarsi povera, deludente — ma il bagaglio interiore che si è accumulato lungo la strada.
La voce del poeta sembra una voce amica o quella di un saggio che offre consigli a un giovane. Il linguaggio è semplice, ma carico di riferimenti simbolici e mitologici (i Lestrigoni, i Ciclopi, il dio Poseidone), che vanno visti non come ostacoli reali, ma come paure, ostacoli interiori che l’individuo può superare se sa mantenere la propria direzione. La poesia incede con un passo che sembra imitare il fluire del viaggio. I versi sono ampi, distesi, e creano un ritmo lento ma sicuro, che favorisce la meditazione. Non c’è una rima marcata: Kavafis preferisce una musicalità più libera, in sintonia con il contenuto filosofico. Il poeta greco ci dice che il viaggio è fatto di piaceri, di conoscenze, di maturazioni interiori, e Itaca non è che il punto di approdo che ci consente di comprendere tutto ciò che siamo diventati. In tal senso, c’è un invito implicito a vivere pienamente, con lentezza e profondità, a non temere le difficoltà perché sono parte integrante del processo formativo.
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La poesia resta ancora oggi di straordinaria attualità: in un mondo dominato dalla frenesia e dal risultato, Itaca ci ricorda il valore del cammino, dell’imprevisto, del tempo vissuto come apprendimento e non come attesa del traguardo. È una poesia che invita alla consapevolezza, alla pienezza dell’esperienza umana. Il messaggio finale si chiude con una rivelazione definitiva: Itaca non è importante per ciò che è in sé, ma perché ti ha spinto a partire. Anche se ti sembrerà “povera”, non ti avrà tradito. La vera ricchezza è dentro di te, e Itaca è solo il punto di origine e di ritorno, un simbolo del desiderio che ci orienta, non una promessa da cui attendersi qualcosa. L’esperienza, non il possesso, è ciò che dà senso alla vita.

Nota biografica :Costantino Kavafis, il cui nome completo è Konstantinos Petrou Kavafis,nacque ad Alessandria d’Egitto il 29 aprile 1863 e mor’nella stessa città il 29 aprile 1933. È considerato uno dei più grandi poeti greci moderni e una figura di rilievo nella letteratura europea del XX secolo. Kavafis proveniva da una famiglia greca originaria di Costantinopoli. Dopo la morte del padre, la famiglia si trasferì a Liverpool, in Inghilterra, dove Kavafis trascorse parte della sua giovinezza. Successivamente, la famiglia si spostò a Istanbul prima di fare ritorno ad Alessandria. Kavafis lavorò per gran parte della sua vita come impiegato al Ministero dei Lavori Pubblici, conducendo un’esistenza apparentemente tranquilla e ritirata. La sua opera poetica è caratterizzata da una profonda riflessione sul passato, sia personale che storico, con un’attenzione particolare per l’epoca ellenistica e l’Impero Romano d’Oriente. I suoi versi sono spesso permeati da una malinconia sottile e da una meditazione sul tempo e sulla memoria.

Kavafis scrisse 154 poesie, molte delle quali sono state pubblicate postume. Le stesse sono state raccolte in vari volumi, tra cui:”Poesie” Una raccolta completa delle sue opere, che include sia poesie storiche che liriche personali.
Lo stile di Kavafis è caratterizzato da una lingua semplice ma ricca di significato, spesso arricchita da termini dialettali e riferimenti classici. I suoi temi principali includono la nostalgia, la memoria, l’amore e la riflessione sul passato storico e personale. La sua poesia è stata celebrata per la sua capacità di evocare immagini vivide e emozioni profonde con un linguaggio apparentemente semplice. Kavafis è considerato un precursore del modernismo nella poesia greca e la sua influenza si estende a molti poeti e scrittori contemporanei. La sua opera continua a essere studiata e apprezzata per la sua profondità e la sua capacità di catturare l’essenza dell’esperienza umana.


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