In questo post ‘Poesie per tutti: Supplica a mia madre‘ è possibile riflettere sull’importanza della poesia. Forse uno scrittore esordiente potrebbe leggere con attenzione l’articolo dell’autore di codesta rubrica. Sono sicuro che un’attenta lettura può tornare utile per rivisitare le proprie opere con una più accurata analisi. Un augurio cordiale a tutti gli esordienti per un successo letterario.
Ernesto de Feo
Poesie per tutti: Supplica a mia madre di Pier Paolo Pasolini

Cliccando sul seguente banner potrai visualizzare la pagina con l’ELENCO DELLE CASE EDITRICI NON A PAGAMENTO. Scelta la Casa editrice nell’elenco, basta cliccare per aprire la scheda della Casa editrice con tutti i collegamenti necessari per pubblicare il manoscritto.

“Supplica a mia madre” di P.P. Pasolini
È difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…

Senza alcun dubbio “Supplica a mia madre” di Pier Paolo Pasolini è tra le poesie più toccanti del Novecento italiano. È una dichiarazione d’amore intensa, quasi sacra, verso una figura fondamentale nella vita dell’autore: sua madre, Susanna Colussi.
Pasolini non si limita a scrivere una poesia d’affetto o piena di sdolcinato sentimentalismo. In questi versi racconta un legame assoluto, viscerale, che va oltre il tempo, oltre la morte, oltre ogni altra forma di amore umano. Lei è l’unica a conoscere davvero il suo cuore, l’unica a cui si senta legato in modo così profondo e indissolubile.
“Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,/ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.”
Cliccando sul seguente pulsante potrai visualizzare l’elenco di tutti i CONCORSI LETTERARI GRATUITI DI NARRATIVA.

Cliccando sul seguente pulsante potrai visualizzare l’elenco di tutti i CONCORSI LETTERARI GRATUITI DI POESIA.

Cliccando sul seguente pulsante potrai visualizzare l’elenco di tutti i CONCORSI LETTERARI GRATUITI SU RACCONTI BREVI.

Cliccando sul seguente pulsante potrai visualizzare l’elenco di tutti i CONCORSI LETTERARI GRATUITI DI SAGGISTICA.


È un amore che va anche oltre il momento del concepimento, prima ancora che ci fosse l’idea di avere un figlio.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:/è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia
È difficile non essere colpiti da queste parole: sono vere, nude, intense. Pasolini si mostra fragile, consapevole che la sua angoscia di vivere ha sede nella grazia materna e che prima o poi la morte spezzerà anche questo legame, ma proprio per questo lo celebra, lo fissa sulla carta con una forza struggente.
Sei insostituibile. Per questo è dannata/alla solitudine la vita che mi hai data.

Una poesia semplice ma assoluta scritta con un linguaggio chiaro, diretto, lontano da ogni formalismo. Ed è proprio questa semplicità che rivela la sua grandezza e bellezza: Pasolini scrive col cuore in mano, senza veli, senza retorica.
Questa poesia è anche un grido di impotenza e colpa: il poeta si sente piccolo davanti alla grandezza dell’amore ricevuto, incapace di restituirlo davvero. E sa che, quando la morte arriverà, sarà una ferita che nessun tempo potrà sanare.

In un mondo che corre, che dimentica, che spesso banalizza i sentimenti, “Supplica a mia madre” ci costringe a fermarci. A pensare all’unicità degli affetti veri. A chi ci ama senza condizioni. È una poesia che parla a tutti, perché tutti – in un modo o nell’altro – abbiamo avuto o abbiamo bisogno di qualcuno che ci ami così.
Pier Paolo Pasolini ci ha lasciato una delle più belle poesie d’amore filiale mai scritte. Non l’amore passionale, non quello romantico, ma l’amore che è dentro di noi , che ci protegge, ci definisce: l’amore di una madre.

Nota biografica: Pier Paolo Pasolini (1922–1975) è stato uno degli intellettuali più complessi e controversi del Novecento italiano: poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, giornalista, ma anche critico implacabile della società del suo tempo.
Nato a Bologna il 5 marzo 1922, visse l’infanzia tra varie città italiane a causa del lavoro del padre, ufficiale di carriera. Fu profondamente legato alla madre, Susanna Colussi, figura centrale nella sua vita personale e nella sua poesia.

Pasolini si laureò in Lettere e iniziò presto a interessarsi alla letteratura e all’insegnamento. Nel secondo dopoguerra si trasferì a Roma, dove entrò in contatto con il mondo delle borgate e delle periferie, che diventano protagoniste delle sue prime opere narrative, come Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959).
Parallelamente sviluppò la sua attività cinematografica, esordendo nel 1961 con “Accattone”, e portando avanti un cinema radicale, poetico e provocatorio. Tra i suoi film più noti: Il Vangelo secondo Matteo (1964), Teorema (1968), Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975).
SUGGERIMENTO

Fu un intellettuale scomodo, sempre controcorrente: criticò il consumismo, la borghesia, la Chiesa e la deriva culturale dell’Italia moderna. Pagò spesso con l’emarginazione e con attacchi feroci, ma non smise mai di esprimere la sua visione, anche attraverso articoli, saggi e interventi pubblici.
Morì tragicamente nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975, in circostanze ancora oggi oggetto di dibattito, assassinato all’Idroscalo di Ostia. La sua morte segnò la fine di una voce unica nel panorama culturale italiano.
Pasolini è oggi riconosciuto come una figura fondamentale della cultura italiana, capace di unire impegno civile, spiritualità laica, passione linguistica e profonda compassione per gli ultimi. Le sue poesie, i suoi romanzi e i suoi film continuano a interrogare il presente con una forza rara.
Tutti gli articoli di Ernesto de Feo
- Poesie per tutti: LAGO IN CALMA 6 Luglio 2025
- Poesie per tutti: ITACA di C.Kavafis 19 Giugno 2025
- Poesie per tutti: Supplica a mia madre 2 Giugno 2025
- Poesie per tutti: Autopsicografia 16 Maggio 2025
- Poesie per tutti: Possibilità 1 Maggio 2025
- Poesie per tutti: Le strade di J.L. Borges 19 Aprile 2025
- Poesie per tutti: Nella mia arte scontrosa o mestiere 8 Aprile 2025
- Poesie per tutti: Adelina a passeggio 22 Marzo 2025
- CONSIGLI AL POETA 6 Marzo 2025
- Poesie per tutti: Canta il sogno del mondo 19 Febbraio 2025
- Poesie per tutti: Una terra di sole 7 Febbraio 2025